Castello Normanno dei Sanseverino
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Castello Normanno dei Sanseverino

Il Castello del Casato Normanno dei Sanseverno sui Regni Rinascimentali
 
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 [gdr]La storia dei Sanseverino

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MessaggioTitolo: [gdr]La storia dei Sanseverino   [gdr]La storia dei Sanseverino EmptyDom Feb 14, 2016 9:00 pm

Il Casato Normanno dei Sanseverino nasce dall'unione di Veradiva e Fioravante d'Altavilla, due cugini che, innamoratisi perdutamente, furono cacciati e ripudiati dalle loro famiglie. I due giovani partirono perciò alla volta delle colonie sui lidi veneti, stabilendo la loro residenza e edificando il castello in quel di Parenzo.
Qui il giovane Fioravante scoprì di non avere sangue Altavilla nelle vene, ma di essere stato da loro adottato. Una lettera giunta fin lì dalla Repubblica di Genova, vergata da quella che credeva sua madre, sciolse tutti i dubbi. La donna, sentitasi in colpa per l'esilio del giovane, volle rivelargli la verità e il cognome dei suoi genitori naturali. Nella Serenissima Repubblica il giovane poté quindi conoscere il padre, Ruggero I di Sanseverino, il quale, dopo aver conosciuto il giovane, lascia il Casato nelle sue mani.
Ruggero II Fioravante fu un membro importante della neonata Parenzo. Istituì la Milizia cittadina, denominata Falchi Bianchi, fu eletto Sindaco per due mandati, e durante le Guerre Padane divenne Generale costituendo l'esercito "Gli Schiavoni d'oltre mare". Il Capocasato risulta ad oggi disperso. Le ultime notizie giunte al Castello parlavano di una sua visita all'Eremo di Fornovo.
Dalla moglie Veradiva ebbe tre figli: Roberto Aureo, Aspidistria, Giordana Njmue. Roberto fu Gran Ciambellano veneto, Sindaco della Città di Pola, Ministro della Marina e Prefetto Serenissimo. Anche Giordana si distinse in ambito cittadino, collaborando con gli artigiani e i pescatori per la creazione di Filiere e Gilde, arrivando a essere eletta Sindaco per ben due mandati; fu ambasciatrice Serenissima presso i territori dell'est e come candidata del partito LFI giunse a ricoprire prima il ruolo di Pubblico Ministero, poi quello di Giudice.
A Parenzo Fioravante accolse nel Castello di Famiglia suo fratello Roberto II Thai. Come la maggior parte dei Sanseverino, anch'egli si impegnò per la crescita della Serenissima. Con il partito LFI iniziò la sua carriera politica diventando prima Sindaco di Parenzo, poi lavorò all'interno del Consiglio della Repubblica come Sceriffo e Ministro delle Miniere, infine fu nominato dal Doge Barone di Grisignana. Convolò a nozze con Dafne Lavinia Aldobrandeschi, da cui ebbe tre figli: Roberto III Pierlu92, Turchese e Wolfguard. Pierlu è la pecora nera della famiglia. Si sposò con  Liliana Factis Lilli1875 Asburgo D'Argovia, da cui ebbe due splendide gemelle, Anastasia Fiorenza Cassandrax e Lucilla Eleonora Lovely,le uniche figlie di Pierlu che mantennero il cognome Sanseverino nonostante i misfatti del padre. Dopo una brillante carriera politica sia a livello locale che Repubblicano, rubò la cassa del Municipio di Verona e scappò lontano dalla Serenissima, gettando nello sconforto tutti i parenti che si dedicarono sempre con dedizione alla crescita di Venezia. Morì poco dopo in circostanze mai chiarite. Sciolte le nozze con la Aldobrandeschi, Roberto II convolò a nozze con Caterina Zorrotto Asburgo Lorena. Da essa ebbe tre figli, Modestino, Lorenzo I Harryunic e Margherita, nata durante un viaggio nelle terre d'Irlanda. Durante il viaggio in mare, Il Barone di Grisignana morì, il 22 marzo 1460, lasciando il titolo di baronia alla moglie Caterina. Qualche anno dopo, anche il primogenito Modestino morì. Dopo diversi mandati come sindaco, il secondogenito Lorenzo si ritirò in Spagna, nel Regno di Aragona.
Cassandra, nipote del Barone, ebbe un ruolo politico attivo come membro del partito LFI, portando lustro al nome della famiglia sia a livello locale che Dogale.
Dopo una breve ma appassionata storia d'amore con un bellissimo straniero, Lucilla Eleonora Lovely diede alla luce Mikelius. Il giovane si è sempre  prodigato per il bene della Repubblica, presta servizio nella milizia cittadina,  rimanendo quasi ucciso nella difesa della città durante la guerra civile. Ha ricoperto il ruolo di Sindaco e Tribuno, a livello Dogale si è distinto come Ministro delle Miniere, Pubblico Ministero, Ministro della Marina, Giudice, Sceriffo, fino ad essere eletto Doge nel 1462; da questa brillante carriera provengono le nomine a Conte di Jesolo e Barone di Rovigno.

Aggiornamenti:
Allo stato attuale, Donna Lucilla Eleonora Lovely risulta scomparsa. Si sono perse le sue tracce da qualche anno.
Veradiva morì qualche anno dopo l'arrivo nelle colonie Venete.
Aspidistria, a seguito di alcuni dissidi con Roberto Aureo, lasciò spontaneamente il Casato dei Sanseverino.
Dopo aver rinvenuto degli antichi incartamenti, Roberto Aureo ha scoperto di non essere un discendente dei Sanseverino. Egli è stato infatti adottato dal Capocasato quando era ancora in fasce. Ha abbandonato il Castello, oggi ha ritrovato la sua famiglia d'origine.
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